I diritti imprescrittibili del lettore secondo Mamma Orsa Curiosona

Per questo Venerdì del libro vi svelo un'altra mia grande passione: Daniel Pennac. A lui ho dedicato mesi e mesi della mia vita (la mia tesi di laurea), lo stimo come persona in quanto insegnante e come scrittore ... ho letto tutto di lui. In Come un romanzo, Daniel Pennac presenta i diritti imprescrittibili del lettore. Io ve li presento qui, rivisitati da mamma orsa curiosona per farvi capire che tipo di lettrice sono. Se vi va, partecipate anche voi a questo giochino! Attendo i vostri commenti!



1. Il diritto di non leggere.
I nostri periodi di lettura si alternano sovente ad alcuni digiuni durante i quali la sola vista di un libro risveglia in noi i miasmi dell’indigestione[…] 
La mia pausa è durata parecchio. Leggere in tranquillità è diventato un lusso. 
2. Il diritto di saltare le pagine.
Ho saltato delle pagine […].Un grave pericolo li minaccia se non decidono da soli quel che è alla loro portata saltando le pagine che vogliono: altri lo faranno al posto loro.
L'unico libro in cui ho spudoratamente saltato delle pagine (parecchie a dire il vero...) è stato Delitto e Castigo. La digressione iniziale è stata troppo anche per me! 
3. Il diritto di non finire il libro.
Ci sono mille ragioni per abbandonare un romanzo prima della fine.
E' vero, ma io spero sempre che succeda qualcosa, quel quid che trasforma la noia in sorpresa. 
4. Il diritto di rileggere.
Rileggere quel che una prima volta ci aveva respinti, rileggere senza saltare nessun passaggio, rileggere da un’altra angolazione, rileggere per verificare […] Ma rileggiamo soprattutto in modo gratuito, per il piacere della ripetizione, la gioia di un nuovo incontro […]
Non mi piace rileggere. I libri che ho riletto si contano sulle dita di una mano. Il più bello? Cime tempestose. 
5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa.
Ci sono “buoni” e “cattivi” romanzi, molto spesso sono i secondi che incontriamo per primi sulla nostra strada e, parola mia, quando toccò a me, ricordo di averli trovati “belli un casino”. 
Grazie Daniel! In questo periodo la mia lettura preferita è Donna Moderna e sono felice di godere ancora della tua stima! 
6. Il diritto al bovarismo
 l’immaginazione che si dilata, i nervi che vibrano, il cuore che si accende, l’adrenalina che sprizza, l’identificazione che diventa totale e il cervello che prende (momentaneamente) le lucciole del quotidiano per le lanterne dell’universo romanzesco…
Mi capita ogni volta che leggo qualcosa.
7. Il diritto di leggere ovunque.
Qualunque luogo è buono per chi ami la lettura… 
Mi ricorda gli anni dell'università: ho letto in treno, in corriera, camminando per strada, seduta per terra in qualche corridoio ad attendere l'inizio dell'ennesima lezione. 
8. Il diritto di spizzicare.
E’ la libertà che ci concediamo di prendere un volume a caso della nostra biblioteca, di aprirlo, dove capita e di immergercisi un istante, proprio perché solo di quell’istante disponiamo.
E per fortuna che ci sono anche  i blog, aggiungo io :-)
9. Il diritto di leggere ad alta voce.
L’uomo che legge a viva voce si espone completamente.
Nulla da aggiungere. 
10. Il diritto di tacere.
Su questo ho qualche dubbio.

17 commenti:

  1. Bellissimo questo decalogo, me lo stampo! :-)))

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  2. Splendido. Da accanita lettrice perennemente senza tempo, mi stanno particolarmente a cuore i punti 1, 5 e 7 (questo poi col kindle ci va a nozze), ma condivido pure tutti gli altri :)

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    1. Il diritto di leggere qualsiasi cosa (5) è anche il mio preferito. P.S. Sto lavorando per te ElizabethB. Ti invio tutto quanto prima!!!

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    2. Fatto!!!!!! Te l'ho appena mandato via email :)

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  3. anche io seguo il decalogo di pennac! è Bibbia! ci prendiamo anche su questo!
    :-)

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  4. MammaAvvocato, accidentalmente ho cancellato il tuo messaggio. Accidenti a questa moderazione di messaggi. Scusa!!! Comunque ho letto il tuo commento. Uno dei miei buoni propositi per il 2014 è quello di ricominciare a leggere per me e un po' meno per le cucciole :-)

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  5. WOW!!!! Bellissimo post!
    1) Sono arenata su "Se il sole muore" della Fallaci da ... boh! E mi piace pure, miseria. Ma alla sera ho sempre sonno o mi perdo in altro. Però, scusa, non si può fare tutto, no?
    2) E' successo forse una volta.
    3) Vero, ma io ci soffro comunque anche se il libro fa schifo, perché mi pare un fallimento.
    4) sacrosanto
    5) Ricordo una frase di qualcuno di famoso, ma - giuro - non mi ricordo chi fosse. So solo che diceva una cosa tipo: "Non importa cosa si legge, l'importante è leggere". Mi è sempre rimasta in mente. Va bene anche se leggiamo i blog preferiti?
    6) Non sempre accade, ma quando accade è magia pura
    7) Vale anche l'Ipod sul gabinetto?
    8) Ma sai che non mi è mai capitato?
    9) Io sto leggendo tanto con mio figlio. Ed è troppo bello!
    10) Tacere? Io non sto mai zitta, sennò perché mi chiamerei Squitty?
    E' sempre un piacere leggerti, Stefania!

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    1. ciao Squitty! Grazie!!! Ma sai che non so come ti chiami "veramente"?

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  6. Non dirai sul serio, vero? Per essere curiosona non sei troppo attenta ai dettagli! Come c'é scritto sul profilo, mi chiamo Federica.

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    1. Che scema ... si che lo sapevo ... dai sono perdonata? Ti avevo scritto alle 23.14...avevo la mente un po' annebbiata dal sonno ?!?!?

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  7. conosco questo decalogo (che mi piace un sacco proprio perché mi fa sentire "lettrice" anche se leggo la Kinsella) ma sai che non ho mai letto niente di Pennac? devo rimediare al più presto!!! :-) ciao!!

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    1. Assolutamente sì... devi leggere Pennac :-) P.S. Adoro Kinsella!!!

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  8. la mia ammirazione per il punto 5 io però vado di Grazia eheheheh, ciao mamma orsa ti leggerò volentieri, notte!

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